VENERDI' DI PASSIONE - Processione della Addolorata

Alle ore 18.00, nella Chiesa della B.V. Assunta, viene celebrata la S. Messa Solenne in onore della Madonna Addolorata con l' esecuzione dei canti del Coro Polifonico "S. Giovanni Battista".
Segue la prima delle processioni pasquali detta “Sa mamma chi circara su Fillu” in cui la tradizione vuole ricordare il dolore di Maria, che intuendo la fine terrena della vita del figlio, lo cerca per le strade. Alla processione partecipano i "Baballottis" con gli stendardi dei Misteri Dolorosi e la Confraternita che scorta il simulacro della Vergine.
La processione percorre il seguente itinerario: via B. Buozzi, via Fratelli Rosselli, via Musei, via Cagliari, via S. Barbara, corso Repubblica, via Crispi, via don Minzoni, via F. Meloni.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di notizie tratte dal web.
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La processione della Addolorata nella testimonianza di Roberto Soru
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I riti paraliturgici della Settimana Santa iniziano con la S. Messa e la processione in onore della Madonna Addolorata, il Venerdì che precede la Domenica della Palme. Questa tradizione è diffusa nel mondo cattolico e non solo in Italia.

Anche i miei amici delle Confraternite Pugliesi celebrano la "Memoria dell' Addolorata", in cui si medita la figura della Madonna Addolorata che porta già il lutto della Vedovanza, e che il Venerdì successivo sarà ancora più a lutto per la morte del Figlio.
.Questa tradizione è stata ripristinata dalla Confraternita omonima nel 1998. Ma andiamo per gradi.
Secondo quanto raccontato dai miei cari Padri Priori, Gianni e Peppuccio Mura, testimoni oculari, da mia mamma e da qualche mia zia anziana che ora non c’è più, il Venerdì che precede le Palme, chiamato dal popolo "Venerdì di Passione", pur nella meditazione della passione vissuta da Maria Santissima, era comunque un giorno di festa per i Domusnovesi in quanto iniziavano i riti della Settimana Santa.
Già le campane a festa del Giovedì precedente annunciavano ai fedeli che la Madonna era stata preparata ed era stata esposta in chiesa.
Preparata perché? La statua della Madonna Addolorata, veniva conservata durante tutto l' anno. La statua era molto antica e solamente il volto e le mani erano in legno scolpito. Se proprio vogliamo essere tecnici, soprattutto gli ultimi anni, veniva conservato il busto della statua che veniva poi assemblato e vestito a lutto in questo giorno.

Il Venerdì delle Palme, dopo la S. Messa vespertina, si svolgeva la processione per le strade del paese, seguendo il consueto percorso delle processioni. Sui ricordi di allora, qualcuno mi parla di fiaccolata, altri di semplice processione; forse l' orario o il tempo in cui cadeva la Pasqua (Marzo o Aprile) può avvallare l' uno e l' altro racconto. La gente del paese vedendo la processione diceva: "è cicchendi su fillu" da cui poi l' usanza di chiamare la processione "Sa Mamma chi circara su Fillu" (la Mamma che cerca il Figlio).
Dopo la processione la Madonna Addolorata veniva nascosta dietro l' altare maggiore, per riapparire il Venerdì Santo e il giorno di Pasqua.
Prima ho parlato di tradizione ripristinata dalla Confraternita; perché?
Domusnovas, ha avuto in passato uno strano collegamento con il nome (domus – novas): la seconda parte del nome "novas" è pesato come una maledizione, in quanto il vecchio è sempre stato buttato a favore del nuovo. Su questo argomento ci sarebbe da parlare a lungo …
Negli anni '50, un Vice parroco, di cui preferisco non fare il nome, non vedeva bene l' antica statua dell' Addolorata. I motivi potrebbero essere diversi: forse perché la statua necessitava di un restauro e la tendenza era, come dicevo prima, di sostituire anziché restaurare; forse perché non gradiva statue "vestite"; forse per come veniva conservata ... Fatto sta che, forte anche di una cattiva lettura del "Novus Ordo" di Pio XII, propose ed ottenne l' acquisto di una nuova statua interamente scolpita, quindi senza abiti da cambiare e rimettere ... insomma una statua "pronta".
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.Questa decisione provocò una reazione a catena, perché portò all’ utilizzo di due statue della Madonna. Infatti già dall’anno in cui arrivò la nuova statua dell' Addolorata, per "l’ Incontro" si chiese in prestito la statua della Madonna Assunta della vicina Musei, e in seguito venne utilizzata, fino alla Pasqua del 1989, la Madonna Assunta titolare della Chiesa Parrocchiale omonima di Domusnovas. L' allora custode dei riti, "Ziu Cicchinu" (al secolo Francesco Mura) papà dei nostri attuali Priori, di questa decisione ne soffrì, e secondo quanto raccontato dagli stessi Priori, continuò a conservare nella sacrestia, i resti dell' antica statua per ripristinare in un futuro l' antica tradizione. Tra la fine degli anni '60 e gli inizi dei '70, un parroco che non amava la tradizione fece "pulizia" di diversi arredi della chiesa e cercò di allontanare dalla collaborazione parrocchiale "Ziu Cicchinu", minacciando la scomparsa dei riti. Ho appreso da diverse persone che alcuni cittadini intervennero a difesa di "Ziu Cicchinu" e della tradizione.
Fatto sta che in un primo momento questo "parroco" fece portare sulle sponde del rio S. Giovanni diversi arredi, tra cui il tamburo usato per "Su Scravamentu" (forse in passato, anche per accompagnare i condannati a morte???) che "Ziu Cicchinu" recuperò.
Fu in questo frangente che misteriosamente sparirono i resti dell' antica Addolorata, e il mistero rimane. Un caso particolare fu che nel restauro del 1987 furono trovate nella sacrestia un paio di mani in legno che anche io ho avuto la fortuna di vedere e che, in base alla descrizione fatta da Peppuccio, potevano essere quelle dell' antica statua. Ricordo che le confrontai con le mani del Gesù che viene utilizzato per "Su Scravamentu" e la dimensione era simile. Fatto strano è che qualche tempo dopo le mani sparirono dalla chiesa. Che fine avranno fatto rimane un ulteriore mistero.
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A parte questa piccola parentesi, l' arrivo della nuova statua portò gradualmente alla scomparsa della tradizionale Messa e processione del Venerdì delle Palme.
Ci furono alcuni tentativi da parte del Sig. Gianni nel corso degli anni, di riprendere almeno la S. Messa:
- 25 marzo 1983; il Sig. Gianni espose l' Addolorata nell’ altare, senza fiori.
- 10 aprile 1987; quell' anno tutti lo ricorderanno nella storia perché, a causa del restauro, la chiesa fu trasferita al Montegrannatico e per l' occasione la statua dell' Assunta fu sostituita dall' Addolorata;
- 21 marzo 1997; il Sig. Gianni preparò nella cappella di Bonaria una sorta di "Pietà", con il Gesù morto davanti all’'Addolorata; composizione che suscitò diverse critiche da parte di alcune fedeli (o bigotte?), che si lamentarono di una composizione così forte prima della Domenica delle Palme.
Quest' ultimo momento fu la spinta a costituirci Confraternita, perché fu proprio davanti a quell' Icona, che promettemmo che l' anno dopo il Venerdì delle Palme sarebbe tornato alla tradizione.
Cosa è cambiato dal 1997 a oggi?
Innanzi tutto, quando ci costituimmo Confraternita, abbiamo dovuto spiegare i vari riti al Vescovo, perché non si può basare un rito sul fatto che "è la tradizione".
I riti paraliturgici sono dei "diorama", sono delle rappresentazioni, non sono le classiche processioni dove si porta in festa la statua di un Santo. Per cui la processione dell' Addolorata, come specificato nel primo "cerimoniale" presentato all' allora Vescovo Mons. Arrigo Miglio, rappresenta l' arrivo della Madonna a Gerusalemme consapevole, come discepola del Figlio e in virtù della profezia del vecchio Simeone, del sacrificio che Cristo doveva compiere.
Avendo due statue della Madonna Addolorata, si è deciso innanzi tutto di esporre tutto l' anno la Madonna Addolorata che arrivò negli anni '50, che è diventata la statua "Titolare" della Confraternita ed è la statua che viene esposta il 15 settembre, il Venerdì delle Palme e nella Processione del Crocifero. La processione del Venerdì della Palme, in virtù dello spirito penitenziale, rinasce con la partecipazione, oltre che della Confraternita, di un numero nutrito di "Babballottis" che, oltre a sorreggere la Statua in processione, dal 2000, vengono messi in fila doppia portando gli stendardi dei cinque misteri dolorosi.
Dopo la processione la Madonna non viene nascosta dietro l' altare, ma viene portata nella cappella dell' Immacolata che, giorni prima, i Confratelli preparano addobbata con tende rosse, coprendo i santi delle nicchie e il Gesù Morto, come se in un certo senso, per una settimana diventasse la casa della Madonna Addolorata.
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- Testo tratto dal blog Il Mediano e foto a cura di Roberto Soru.
** Esprimo il mio doveroso e sentito ringraziamento al carissimo amico Roberto Soru, vice Priore della Confraternita della Addolorata, per avermi fornito il materiale documentario che mi ha consentito di realizzare questa scheda monografica sulla Settimana Santa di Domusnovas.