SABATO SANTO - Esposizione di Gesù e della Addolorata

Il Sabato Santo è il giorno dedicato alla riflessione e all’attesa della "veglia delle veglie": la Veglia Pasquale.
Il Sabato Santo e il suo significato è stato rivalutato da Pio XII nel "Novus Ordo".
Fino alla revisione di Papa Pio XII, la liturgia del Sabato Santo si presentava molto confusa, questo sia a Domusnovas che in tutto il mondo cattolico. Molte persone anziane mi hanno raccontato che il Sabato Santo la Veglia Pasquale iniziava verso le 11.00 del mattino e che a mezzo giorno si intonava il Gloria. Le donne in casa, al sentire le campane, battevano le scope in terra per svegliare il Diavolo che si stava riposando nella convinzione di aver sconfitto con la morte il Cristo … questa logicamente è una tradizione Domusnovese, non so se anche in altre località sia esistita o esista ancora, tradizione lontana dai riti paraliturgici.
Altre confraternite, anche non sarde, mi hanno raccontato di Veglia Pasquale che iniziava all' orario della odierna Messa vespertina.
Papa Pio XII fece una grande cosa nel modificare così il Sabato Santo, mettendo in risalto diversi temi:
1) La Veglia della Veglie. Che senso ha chiamare un momento così forte Veglia, se questo avviene alla luce del giorno?
2) Se il giorno della Resurrezione è "La Domenica di Pasqua", perchè celebrare l' attimo della Resurrezione un giorno prima? Al limite, come ad esempio si fa in Vaticano, si inizia la Veglia nelle ultime ore del giorno per terminare tutta la Veglia dopo mezzanotte ... anche se, sinceramente, preferisco gli orari di Domusnovas.
3) Silenzio e meditazione su Gesù che è dentro il Sepolcro.
4) Tema di cui spesso non parliamo tanto, la discesa di Cristo agli Inferi per liberare le anime degli antenati che attendevano il suo Avvento.
5) Attesa della Resurrezione.
Cosa accedeva a Domusnovas e cosa accade oggi?
In passato, prima della riforma, nell' altare maggiore, dietro le balaustre (che oggi non ci sono più), si preparava la statua di Gesù Risorto nascosta da un lenzuolo che, al Gloria, veniva scoperto come venivano scoperte tutte le statue dei Santi che in Quaresima erano state nascoste.
Al termine della "Veglia Pasquale", la statua di Gesù Risorto veniva portata nella Chiesa di S. Barbara o a casa di "Ziu Cicchinu" e veniva esposta, fino al momento dell' Incontro, la Madonna Addolorata.
Dopo la riforma, poichè le statue non venivano più nascose nella Quaresima, "Ziu Cicchinu" studiò un nuovo modo di mettere in risalto l' attimo della Resurrezione ... portare la statua in Chiesa al "Gloria". Fu così che iniziò la tradizione di battere il portone al Gloria (in ricordo del terremoto citato dai Vangeli che spostò la roccia dal sepolcro) e portare in chiesa trionfalmente la Statua di Cristo.
In seguito, su richiesta di un vice parroco, si decise pure di non sostituire il Cristo con l' Addolorata, ma fare il contrario; lasciare il Cristo Risorto in Chiesa e preparare in altra sede (S. Barbara e poi dagli anni '80 S. Ignazio) la Madonna Addolorata.
Oggi avviene ancora così. L' unica aggiunta fatta dalla Confraternita, facendo memoria del significato del "Novus Ordo", è dal 1999 l' esposizione del Cristo Morto e dell' Addolorata dalle 7.30 del mattino fino alle 12.00 del Sabato Santo.
Logicamente, prima delle 7.30, noi confratelli risistemiamo la Chiesa, rimettendo a posto tutti gli arredi utilizzati il Venerdì Santo (grande Croce, scale, baldacchino, lettiga, sfondo, lanterne). Il Cristo Morto che viene esposto non è quello utilizzato per "Su Scravamentu" ma quello che tutto l' anno è nella Capella dell' Immacolata e che non esce mai in processione e l' Addolorata è quella tutta in legno, mentre verso le 8.00, si porta la statua della Madonna che verrà utilizzata per "S' Incontru" (per capirci quella che si veste) nella Chiesa di S. Ignazio.
A mezzogiorno, sistemate le statue nelle loro nicchie, si attende ... LA VEGLIA DI TUTTE LE VEGLIE.
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- Testo tratto dal blog Il Mediano e foto a cura di Roberto Soru.
** Esprimo il mio doveroso e sentito ringraziamento al carissimo amico Roberto Soru, vice Priore della Confraternita della Addolorata, per avermi fornito il materiale documentario che mi ha consentito di realizzare questa scheda monografica sulla Settimana Santa di Domusnovas.