GIOVEDI' SANTO - S. Messa in "Coena Domini"

Il Giovedì Santo si depongono le croci e si legano le campane, che resteranno mute sino al giorno della Resurrezione di Gesù Cristo.
L' inizio delle funzioni religiose è dato dal suono de "is tauleddas" e de "is matraccas", tavolette di legno munite di alcune maniglie di ferro. Questi due, oltre a "is strocciarranas" (raganelle), sono antichissimi strumenti musicali sardi che la tradizione vuole che si usino esclusivamente in periodo pasquale.
Durante tutta la giornata è possibile visitare il Santo Sepolcro, in cui giace il simulacro del Cristo circondato "de nenniri e de lantias" (da germogli e da lucerne).
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18.00, nella Chiesa della B.V. Assunta viene celebrata la S. Messa "in Coena Domini", durante la quale si svolge il rito della "lavanda dei piedi" a dodici chierichetti, in ricordo del gesto di umiltà fatto da Gesù nei confronti dei suoi apostoli.
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"Su nenniri"
Con la tradizionale preparazione "de su nenniri" si rivisita in chiave cristiana l' antico culto agrario del dio Adone, figlio e sposo della Gran Madre, che ogni anno muore e risorge seguendo il ciclo stagionale.
Circa dieci giorni prima della Settimana Santa si interrano dei chicchi di grano e dei legumi e si mettono successivamente a germogliare al buio. Nascono delle fragili piantine di un tenue color giallo (su nenniri) che, ornate di fresie e di violacciocche, vengono usate per abbellire il sepolcro del Cristo.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal sito Sardinia Nostra.
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Il Giovedì Santo nella testimonianza di Roberto Soru
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Il Giovedì Santo è il giorno dell' istituzione dell' Eucarestia.
La messa in "Coena Domini", che ricorda l' ultima cena del Signore, in passato vedeva come "Apostoli" nella lavanda dei piedi, delle persone adulte.
Negli '70 e fino al 1984 erano dodici ministranti a fare da "Apostoli".
Dal 1985, il nostro parroco decise di dare questo incarico ai ragazzi che si preparano a riceve il Sacramento della Cresima.
Che compito ha la Confraternita nella Messa in "Coena Domini"?
In occasione della Settimana Santa 1998, primo anno di comparsa pubblica della Confraternita, decidemmo di realizzare dodici abiti per i ragazzi "Apostoli". Gli abiti dell' epoca di Gesù vengono conservati dalla Confraternita che ogni anno, insieme alle Catechiste, procede alla vestizione degli "Apostoli".
Per la S. Messa, poichè alcuni di noi fanno parte del Coro Giovanile, ci dividiamo: alcuni rimangono sull’altare per aiutare nella cerimonia, altri rimangono nel coro. Si indossa la fascia azzurra.
Dopo la S. Messa, le Ostie consacrate vengono portate nella Capella della Reposizione e i Confratelli, con le socie del Rosario, procedono alla spogliazione dell' Altare Maggiore.
Verso le 21.00 e fino alle 22.00 si svolge un' ora di adorazione.
Dopo le 22.00, una volta che la gente è rientrata a casa, i Confratelli con le quattro persone che l' indomani faranno i Giudei, a porte chiuse, preparano il Calvario.
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- Testo tratto dal blog Il Mediano e foto a cura di Roberto Soru.
** Esprimo il mio doveroso e sentito ringraziamento al carissimo amico Roberto Soru, vice Priore della Confraternita della Addolorata, per avermi fornito il materiale documentario che mi ha consentito di realizzare questa scheda monografica sulla Settimana Santa di Domusnovas.